In questo periodo di grande caos a livello mondiale, i brand si stanno esercitando in modi differenti a lavorare su di loro stessi per continuare ad affermarsi e aumentare il loro awarness.
Questo è quello che ha fatto anche “Burgher King” con la campagna MOLDY WHOPPER uscita oramai quasi un mese fà.
Più che parlare della campagna in se, di cui si è parlato tanto nei giorni scorsi, voglio condividere oggi il loro punto di vista e provare a farne un’analisi.
Lavorare sul brand per renderlo “a prova di futuro”, secondo le parole del Global CMO di Burger King Fernando Machado, significa creare una visione di quello che sarà il futuro.
Nello specifico il brand ha voluto creare una campagna in grado di rappresentare in modo schietto e diretto che i suoi prodotti sono assolutamente senza conservanti, perchè nel futuro, ora più che mai, la tendenza sarà quella di una maggiore attenzione a quello che mangiamo, una maggiore attenzione al “cibo pulito”.
La campagna in se poteva attirare una marea di critiche, così è stato in piccola parte, ma la vera risposta è stata quella di un’analisi attenta da parte di tutti i mezzi di comunicazione a livello mondiale, il ché ha portato ad una copertura organica della campagna a dir poco sorprendente.
Dall’analisi del sentiment della campagna è risultato una sostanziale neutralità del pubblico alla campagna anche se, lo stesso Mochado, specifica che l’analisi automatica del sentiment è molto spesso condizionata da termini che in automatico vengono considerati in accezione negativa influenzando il risultato dell’analisi stessa.
Fonte ADWEEK
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